Il “progetto scuola del futuro” e le sue caratteristiche architettonico realizzative

(di Gian Carlo Magnoli Bocchi)

La scuola del Futuro deve essere in grado di rappresentare fisicamente il rispetto dell’ambiente, grazie al suo funzionamento, e di educare i suoi giovani utenti all’eco-alfabetizzazione.

Sul rispetto della sicurezza con particolare attenzione all’aspetto sismico

Il rispetto della sicurezza, concepito come uno dei “driver” progettuali secondo i principi del “safety first”, deve essere sviluppato in ogni fase della vita del progetto per contribuire:

prima della costruzione:

  • a restituire spazi pubblici sicuri e verdi alla comunità locale;
  • a ridurre traffico, smog, inquinamento acustico e luminoso;
  • ad eliminare i pericoli che derivano dai sismi e dalla viabilità;
  • ad “azzerare” le barriere architettoniche, le emissioni imputabili all’edificio;

durante la costruzione:

  • a ridurre in cantiere i pericoli, i tempi e i rischi economici grazie all’assemblaggio in loco di elementi industrializzati prefabbricati;

dopo la costruzione:

  • a garantire ambienti salutari, salubri, non inquinati da emissioni indoor e non inquinanti;
  • a monitorare potenziali rischi con sistemi industrializzati durante gestione e manutenzione.

La sicurezza sismica merita un ulteriore approfondimento, vista la destinazione d’uso della costruzione ad uso scolastico, sempre classificato come edificio strategico. Al fine di ridurre i rischi ex-ante, il progetto deve prevedere la graduale riduzione del peso delle masse in altezza per ridurre le potenziali forze agenti sull’edificio, siano esse ondulatorie o torsionali. La vulnerabilità sismica del complesso dovrà essere ulteriormente mitigata con opportuni sistemi dissipativi dell’energia (giunti, dissipatori, etc.).

 

Sulla sostenibilità energetica ed ambientale nel ciclo di vita dell’edificio

La scuola del futuro deve essere in grado di rappresentare fisicamente il rispetto dell’ambiente, grazie al suo funzionamento, e di educare i suoi giovani utenti all’eco-alfabetizzazione. Grandi schermi nell’atrio principale dovranno mostrare dati relativi ai consumi e alla produzione di energia al fine di consolidare nella coscienza degli alunni il concetto di sostenibilità. Dovranno essere attuate azioni simboliche ad alta valenza educativa: ad esempio nelle aree verdi potrà essere piantata dagli alunni una nuova pianta per ogni m3 di legno impiegato nella costruzione, al fine di recuperare entro 30 anni l’equivalente del legno usato.

L’intero ciclo di vita di ogni edificio scolastico del futuro dovrà fondarsi ancora una volta sui principi della bio-mimesi. In natura il ciclo di vita di ogni ecosistema è un sistema chiuso a bassissimo consumo, alimentato da energia solare, che produce energia e rigenera materie prime e risorse secondo i principi dell’economia circolare, senza rifiuti e scarti. Ogni progetto, a impatto ambientale positivo, sarà ispirato ai principi del “from Cradle to Cradle” e userà materiali riciclati e riciclabili il cui reimpiego dovrà essere previsto nel piano di smantellamento dell’edificio.

Il progetto dovrà soddisfare la sua richiesta energetica con processi naturali come irraggiamento solare, ventilazione naturale, buon uso di masse termiche; dovrà usare materiali tendenzialmente rinnovabili e possibilmente di provenienza locale; dovrà incidere in minima parte sul ciclo delle acque; dovrà limitare le emissioni di gas serra e la produzione di rifiuti.

Il progetto della sostenibilità si basa sui seguenti aspetti:

  • Corretto rapporto tra forma e volume;
  • Orientamento (corretta esposizione dei diversi settori dell’edificio rispetto ai punti cardinali);
  • Sistemi passivi: ombreggiamento (corretta disposizione degli aggetti con sud e ovest schermati), uso delle masse termiche (corretto impiego delle masse e dell’inerzia termica) e involucro efficiente con super-isolamento (spessore dei muri perimetrali e impiego di isolanti);
  • Energie rinnovabili (geotermia integrata al teleriscaldamento con pompe di calore per i picchi di consumo, uso di pannelli solari termici per ACS e fotovoltaici);
  • Impianti efficienti radianti (utilizzo di tecnologie che riducano il differenziale di temperatura), riscaldamento e raffrescamento a bassa temperatura con pavimento o controsoffitto radiante, integrato da impianto di ventilazione con umidificazione e deumidificazione dell’aria;
  • Sistema di deumidificazione con Unità di trattamento aria, canalizzazioni nel controsoffitto;
  • Gruppo di regolazione e contabilizzazione in ogni singolo settore con gestione centralizzata dei consumi che permette una termoregolazione indipendente per ogni unità;
  • Automazione dei bassi consumi (integrazione tra gli impianti, remotizzazione, digitalizzazione);
  • Enfasi sulla illuminazione naturale e illuminazione artificiale interattiva con luce diurna
  • Utilizzo intensivo dell’edificio (evitati i picchi di consumo);
  • Uso e ri-uso sostenibile dell’acqua;
  • Utilizzo del verde per evitare isole di calore;
  • Certificazione dei bassi consumi (rispetto ai protocolli di certificazione adottati nella EU);
  • Azzeramento emissioni di Co2;
  • Materiali utilizzati (naturali, a buona inerzia termica, riciclati e/o riciclabili come legno, gomma riciclata per i materassini acustici a pavimento, vetro riciclato, etc.);
  • Compostaggio in copertura e gestione sostenibile dei rifiuti prodotti;
  • Piano di manutenzione e di dismissione dell’edificio.

 

Sulla sostenibilità economica

Ogni nuovo intervento dovrà essere pensato per contenere, oltre ai costi di gestione e manutenzione, anche i costi di realizzazione al fine di assicurare, oltre alla sostenibilità sociale e a quella ambientale, anche la sostenibilità economica. Ogni categoria di intervento può essere pensata per poter garantire costi certi in cantiere:

  • le strutture possono essere “miste”, con prevalenza in legno in tutte le partizioni orizzontali e verticali interne, ma con fondazioni e nodi strutturali in “pietra artificiale” o cemento armato. Le forme devono consentire luci ampie atte a garantire la possibilità di riconfigurare gli spazi didattici con pareti mobili e/o partizioni a secco di veloce montaggio e smontaggio. Tutte le strutture devono essere pensate come prefabbricate off-site al fine di garantire migliori prestazioni a costi certi di installazione;
  • tutti gli altri componenti dell’edificio devono essere pensati per essere prodotti industrialmente e assemblati in cantiere al fine di poter gestire costi certi in tempi certi. I serramenti, voce di costo importante, possono essere concepiti come facciate vetrate in alluminio con parti apribili secondo i necessari requisiti aero-illuminanti.
  • le coperture a verde dovranno essere ispirate ai principi del “terzo paesaggio”, quindi improntate a valorizzare la spontaneità della natura a costi di manutenzione e gestione vicini allo zero. La porzione di copertura dedicata alla raccolta di energia solare deve ospitare un impianto fotovoltaico ispezionabile e manutenibile grazie ad tetto rovescio, concepito come lastrico molto economico;
  • gli impianti costituiscono un’altra voce di costo potenzialmente importante, ma come per serramenti e strutture prefabbricate, offrono la certezza del costo grazie alla loro produzione industriale, oltre ad essere di dimensioni ridotte rispetto allo standard in virtù della ergonomia delle forme e del super-isolamento dell’involucro, che garantiscono anche una drastica riduzione certificata dei costi di gestione e manutenzione.